Il fluoro svolge 2 azioni distinte sull’organismo: una a livello topico ed una a livello sistemico.
Quella a livello topico avviene a tutte le età, il fluoro contenuto nei dentifrici e collutori (oltre a ridurre la carica batterica del cavo orale, aiuta a mantenere un ph meno acido e quindi meno favorevole ai batteri) si fissa sui denti irrobustendoli, rendendo la sostanza dentale più dura e resistente (l’idrossiapatite dei denti si trasforma in fluorapatite una sostanza minerale più tenace).
L’azione del fluoro a livello sistemico è invece di estrema importanza per gli individui dagli 0 ai 14-16 anni circa.
Il fluoro somministrato tramite gocce o compresse o semplicemente assunto tramite gli alimenti durante il periodo di formazione del dente e soprattutto della corona dentale contribuisce a creare una struttura più dura e mineralizzata, che durante tutta la vita sarà meno suscettibile a carie.
Il fluoro è quindi un potente alleato, ma va usato nel modo e soprattutto nei dosaggi corretti.
Un eccessiva assunzione di fluoro durante il periodo di formazione delle corone può portare ad un grave problema denominato, nei casi più eclatanti, fluorosi, ovvero la comparsa di uno smalto macchiato ed estremamente friabile per niente resistente agli attacchi dei batteri e anche difficile da sistemare.
Negli ultimi anni diversi alimenti hanno aumentato il loro contenuto di fluoro (l’acqua, il latte, il tè, il sale e tanti altri) per cui l’integrazione farmacologica di fluoro (tramite gocce o pastiglie) può essere non necessaria o addirittura dannosa.
In realtà è molto difficile sapere quanto fluoro viene assunto, per cui, per non perdere un valido e importante alleato, le indicazioni attuali sia per i neonati che per i bambini fino ai 10/12 anni sono quelle di somministrare il fluoro a dosaggi contenuti.
Si può ridurre la quantità di fluoro giornaliera oppure attenersi ai dosaggi delle case produttrici riducendone i giorni di somministrazione (per es. un giorno sì ed uno no, oppure un mese sì ed uno no).
Ulteriori indicazioni vengono fornite dai pediatri e per ulteriori dettagli vi sono le indicazioni dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità).