Mantenimento e controllo

Nulla è più sbagliato che intraprendere delle terapie senza la consapevolezza che solo un controllo e un mantenimento costante nel tempo siano l’arma vincente per mantenere un buono stato di salute.

I denti, ma anche il parodonto non sono strutture che si rigenerano da sole.

Quando perdiamo del tessuto, per esempio per una carie, abbiamo una menomazione biologica permanente.

Una parte del nostro organismo è andata persa per sempre.

Una corretta terapia odontoiatrica può sostituire un dente perso o ricostruirne uno cariato, ma esiste sempre un costo biologico da pagare.

Nella terapia odontoiatrica si cerca di essere sempre il più conservativi possibili e nell’ottica di avere una scala da percorrere, nell’arco della vita di un individuo, si dovrebbe tendere ad arrivare sul pianerottolo il più tardi possibile.

Quando eseguiamo delle banali otturazioni lo facciamo con la convinzione e con l’obiettivo che svolgano la loro funzione per un considerevole numero di anni, non possiamo pensare di doverle rifare o sostituire dopo breve tempo.

Il costo biologico (ed economico) sarebbe troppo elevato.

Però, perché i restauri durino nel tempo, è necessaria una buona igiene orale e delle visite periodiche di controllo.

In altre parole: mantenimento e controllo.

Entrambi devono essere svolti su 2 fronti: quello domiciliare e quello professionale.

A casa il Paziente deve provvedere a quello domiciliare cioè all’utilizzo quotidiano e regolare dei normali presidi di igiene orale: filo, spazzolino, scovolino etc. nonché a quello di monitorare il proprio cavo orale controllando eventuali dolori, macchie, fratture, lesioni della mucosa, tutto ciò che possa indurre il sospetto di qualcosa che è cambiato e nel caso segnalarlo a dentista.

A scadenze concordate deve poi sottoporsi a quello professionale: ovvero ogni 6-8 o 10-12 mesi a seconda dell’intervallo di tempo prescrittogli, deve effettuare una visita atta a stabilire la necessità o meno di sedute professionali di igiene (detartrasi) e all’intercettamento di nuove patologie, nonché alla verifica del corretto andamento delle terapie eseguite in precedenza.

Identificare le patologie precocemente significa poter eseguire azioni minimamente invasive che con poco prevengono gli effetti nefasti delle patologie in stadi avanzati.

Andare dal dentista solo quando si ha un problema da risolvere ci espone al rischio di rifacimenti, di terapie più invasive, dai costi biologici ed economici marcatamente più elevati.

Ci costringe a percorrere più velocemente la nostra scala verso il basso, esaurendo anzitempo il numero di armi e munizioni a nostra disposizione.