Un caso complesso, per poter essere trattato, necessita della messa in opera di più branche dell’odontoiatria, necessita quindi di un piano di trattamento “complesso”.
Spesso dopo una prima visita è necessario metter in atto una serie di prime azioni (come per esempio sedute di detartrasi, l’esecuzione di radiografie e impronte per modelli studio) per poter poi essere in grado di fornire al Paziente i dettagli sul suo piano di trattamento.
Normalmente è quasi sempre necessaria una radiografia panoramica (ortopantomografia) che mostri entrambe le arcate.
Quando si devono riabilitare intere arcate o comunque agire in contemporanea su più elementi è possibile dover intraprendere delle terapie parodontali prima di essere in grado di dire se un elemento può essere conservato o meno.
Può essere necessario intraprendere della chirurgia per poter mantenere un elemento ed essere necessario ricorrere all’endodonzia per devitalizzarlo prima di ricostruirlo con una corona (protesi).
Quando ci si ritrova di fronte ad arcate completamente abrase ed usurate è necessario prendere delle impronte e montare dei modelli in articolatore prima di poter avere la minima idea sul da farsi.
Ci sono casi che prima di poter essere protesizzati richiedono lo spostamento ortodontici degli elementi.
In casi ancor più complessi ci si trova a dover “provvisorizzare” delle situazioni che nel tempo vengono controllate e rivalutate prima di arrivare ad un vero piano di trattamento definitivo.
Una corretta odontoiatria è quella che prevede un’attenta valutazione e anche una rivalutazione, se necessaria, prima di arrivare ad un verdetto finale, che non sempre è unico. Ci si può trovare di fronte a più di una possibilità terapeutica che va valutata e scelta con il Paziente in funzione delle sue aspettative, possibilità economiche e, non in ultimo, con le tempistiche che certi piani di trattamento possono richiedere.
Spesso, per agevolare il Paziente nella comprensione del proprio caso, siamo soliti eseguire un primo piano di trattamento iniziale con il relativo preventivo, in cui si comprendono le procedure necessarie per inquadrare il caso (detartrasi, estrazioni, prime otturazioni e bonifiche) e la raccolta degli elementi diagnostici (impronte per modelli studio, radiografie, fotografie).
In una seconda e successiva fase si stende il piano di trattamento definitivo con le relative opzioni terapeutiche, se ve ne sono, e i relativi preventivi.
Quando la terapia ha soddisfatto tutti gli obiettivi del piano di trattamento e quindi il caso ha raggiunto una sua riabilitazione, una situazione ideale, si deve passare alla fase di mantenimento e controllo, per consentire ai restauri, ai pilastri protesici, agli impianti, ma anche al resto della dentatura ancora sana, la maggior longevità possibile.